Sono arrivato alla conclusione che le persone, oltre uno strano diffuso voyeurismo che porta tutti a sbirciare le vite degli altri, siano interessate a farsi raccontare delle storie.
Ci sono quelli che amano le cretinate e si buttano sui profili demenziali, ci sono quelli più "seriosi" che si avvicinano ai profili di denuncia giornalistica. Ci sono i patiti di un solo specifico argomento, tipo i libri o i videogiochi, che seguono chi parla solo e soltanto di quello ma di fondo, tutti, sono in cerca di un buon racconto, a volte nemmeno tanto buono, da ascoltare.
Visto dal punto di un Content Creator, credo che questo significhi che alla fine, quello che conta davvero, non è tanto il tuo pubblico, ma che tu faccia il tuo a modo tuo, cercando di dare il massimo. Sarà quello, che poi stimolerà un pubblico che si sentirà in affinità con il tuo modo di essere.
Altra cosa importante è volerci credere nel tuo racconto e investirci tempo e passione, ancor prima che soldi in promozione, perché i social sono un lento volano. Partono piano e sempre piano, crescono man mano finché non raggiungono quella massa critica in grado di attirare le persone, come le meteore attratte da Stelle e Pianeti.