Un aspirante scrittore, un esordiente, un piccolo autore in generale... fa bene a impegnarsi a realizzare contenuti web, social, nel tentativo di farsi scoprire e apprezzare?
Oppure farebbe meglio a concentrarsi sullo scrivere i propri racconti, romanzi, cercando di tirar fuori la versione migliore possibile del suo lavoro e farsi notare attraverso quella?
Un tempo, ormai preistorico, potevi provare ad essere “autore” scrivendo e poi tentando la fortuna alla ricerca di un editore. Oggi, invece, le cose vanno in maniera molto diversa e lo scrittore, la scrittrice, deve saper essere comunicatore a tutto tondo, ancor prima che “semplice” narratore di storie.
In qualsiasi lavoro, compreso quello dello scrittore, oggi bisogna essere muniti tanto di soft skills, quanto di hard skills multitasking. Di fondo, bisogna prima dimostrare quanto si vale e poi, forse, se si è competitivi e attrattivi su 1.000 cose che magari non sono nemmeno quelle per cui si vuole essere notati.
È vero, creare una community web è fondamentale per crearsi un pubblico di lettori e fruitori dei nostri contenuti, che possono anche essere poi acquirenti dei nostri prodotti, ma la domanda insita in me e mi sa in tanti che non fanno parte di quel “1 su 1000” che ce la fa è... ma ne vale davvero la pena?
In un mondo perfetto, o quanto meno cristallizzato agli anni 80/90, vi avrei risposto di no, che non ne vale affatto la pena e lo sforzo.
Ancora oggi la penso così perché se potessi, concentrerei il mio (poco) tempo libero solo sullo scrivere, che poi è l'arte che mi fa star bene e sentire felice... non certo fare video, post e reel e quant'altro il mondo social impone.
Negli ultimi 10 anni però il mondo è stato stravolto e anche se molti forse ancora lo devono notare, quello vecchio è bello che andato.
Nel bene e nel male, viviamo un'epoca dell'apparire, sui social soprattutto, dove o si è presenti o non si esistere affatto.
A breve (segnatevelo perché lo dico da anni ma credo che manchi poco ormai), spariranno definitivamente i siti “personali” e tutto sarà in mano a poche piattaforme dove o sarai presente lì, oppure non esisterai. Già oggi, YouTube, Amazon e Google sono per il 90% (e forse oltre) i principali motori di ricerca di prodotti, informazioni e contenuti “digitali” da parte delle persone. Metteteci i social Meta e TikTok e tutto il resto sparisce. Sito personale, blog e quant'altro.
Uno scrittore dovrebbe concentrarsi unicamente sulla sua scrittura, i suoi scritti e forse dedicare un po' del suo tempo ad avere un collegamento con la sua community raccontando quello che sta facendo, un suo pensiero su un argomento e poco altro.
Non dovrebbe occuparsi di marketing, promozione, pubbliche relazioni, video editing, grafica, content creation, vattelapesca, pizze e fighi, solo per farsi notare ma la verità è che se non lo facciamo, nessuno lo farà per noi. Se non lo facciamo, nessuno si interesserà a quello che abbiamo da dire nei nostri romanzi e nella vita.
Questo è il presente e sarà sempre di più il futuro, che ci piaccia oppure no quindi, ne vale la pena dedicare molto tempo ai social, creando contenuti solo per crearsi una reputazione web? Forse no. Ma possiamo fare a meno di questa “auto proclamazione” e promozione? Decisamente no!
Voi che ne dite?
Giusto, sbagliato, non male tutto sommato...
Fatemi sapere!