Spoiler: questo non è uno dei tanti post buonisti che vedrete oggi.
La Giornata della Terra fu istituita nel 1970 dall’ONU per celebrare il pianeta e funge anche da momento di riflessione per indagare sullo stato sempre più critico in cui versa il nostro amato pianeta. Ma di chi è la colpa, se non nostra, se le condizioni della Terra peggiorano di giorno in giorno?
Una piccola speranza di salvare l’ecosistema che ci ospita c’è ancora e passa per le piccole azioni quotidiane che noi tutti dobbiamo fare e implementare man mano che diventiamo bravi e pratici nel rispettare l’ambiente. I rigidi protocolli dei paesi per ridurre le emissioni di Co2, le tasse, le quote aria di compensazione (grande idiozia) e le tante, buoniste, iniziative in giro per il web (compensazioni e non solo) servono a poco se non nulla, se per primi noi, nel nostro piccolo, con le scelte di tutti i giorni, non mettiamo il futuro del pianeta al primo posto.
Il fallimento delle varie COP, sistematicamente non attuate dagli stessi paesi che ogni anno si radunano per parlare, di cosa mi chiedo, se poi tornati ognuno a casa propria, la prima cosa che fanno e comunicare cambiamenti univoci ai protocolli d’intesa. Un po’ come fa la banca quando vi cambia qualche tasso e poi vi comunica che “così è se vi pare”.
Badate bene, spesso vi dicono che il pianeta è in pericolo ma questa è una grossa stupidaggine, il pianeta andrà avanti senza di noi per altri milioni di anni, in modo diverso, con diversi equilibri che semplicemente non supporteranno la nostra esistenza. Salvare le condizioni precarie del pianeta, è un altro atto egoistico del genere umano che può servire solo a farci sopravvivere qualche centinaio di anni in più su questa sfera “mobilis in mobili” che ruota vorticosamente su se stessa, intorno a un sole che a sua volta ruota all’interno di una galassia che a sua volta viaggia nel Cosmo a milioni di chilometri a secondo e tutto questo, non si fermerà per qualche altro miliardo di anni.
L’universo se ne frega di noi, la Terra se ne frega di noi e se anche noi continueremo a fregarcene della nostra sopravvivenza continuando a correre dietro ai reel cui mettere un like, alle storie cui mettere un cuoricino, ai vestiti alla moda, alle auto di lusso, alle vacanze da star e via dicendo, beh allora state pur certi che ben presto la nostra corsa sarà fermata bruscamente dal pianeta che ci chiederà il conto di tutta la nostra superficialità.
Nel mio piccolo come tanti, ho provato negli anni ad essere partecipe e attivo al cambiamento che serve. Oggi, scrivendo un libro, ho scelto la strada difficile che fa storcere più di un naso per una tematica che per quanto attuale, difficilmente è tenuta da conto nella narrativa di genere, come l'ambientalismo, i crimini verso la natura.
Non mi arrendo e continuerò la mia piccola, pacifica, lotta per un mondo migliore in tutti i modi possibili e voi, cosa farete di concreto domani, se non oggi, per rendere il pianeta un posto migliore per tutti?!
Un po' di rassegna stampa...
L’Europa continua a bruciare ma per la politica non è una priorità
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Il 2022 è stato il secondo anno più caldo mai registrato in Europa
… e se vi va di saperne di più del mio romanzo, potete trovare un’anteprima a questo link.
Buona giornata della Terra!