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D.Extra! Validare un Progetto #01

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Come validare un’idea per un progetto: Una guida pratica e dettagliata!

Avatar di Paul D. Dramelay
Paul D. Dramelay
lug 21, 2025
∙ A pagamento
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Come validare un’idea per un progetto: Una guida pratica e dettagliata


🔥Questa guida ti mostrerà gli elementi base di come convalidare efficacemente la tua idea (di business e/o creativa), utilizzando esempi pratici.

📣 Concetti importantissimi, validi per qualsiasi tipologia di progetto digital, nuovo romanzo, creazione corsi e qualsiasi attività finalizzata a crearsi una rendita, un pubblico.

🎯Vanno applicati sempre per non perdere tempo e soldi con errori facili da evitare e rendere qualsiasi idea, un progetto ben strutturato!

⭐ Continua a leggere e scoprirai come non perdere più tempo dietro idee infruttuose e come massimizzare le potenzialità di quelle valide, con un sistema di validazione super, utilizzato dalle grandi aziende prima di lanciare sul mercato nuovi prodotti commerciali!

🟥 ATTENZIONE! Questa guida è la #01 di un gruppo dedicato all’argomento, per leggere tutte le guide inerenti alla validazione dei progetti, puoi trovarle con #validare

Cominciamo!

Avere un’idea, che sia un romanzo, un corso di scrittura, un modo per crearsi una rendita online, rappresenta il primo passo cruciale verso la creazione di un progetto di successo.

Spesso però, purtroppo, ci si butta a capofitto nel progetto, iniziando a creare contenuti, materiale, investendo soldi, tempo o energie.

Tutto questo, ancor prima di aver chiara l’idea che si vuole concretizzare!

Questo porta a cambi di rotta, frustrazione se non peggio all’abbandono del progetto, ancor prima di aver cominciato a proporlo a potenziali interessati.


📕In scrittura, ad esempio…

Quante volte vi è capitato di cominciare un racconto, per poi perdervi e abbandonarlo?

Molti amano iniziare a scrivere un romanzo partendo da un’idea, un’intuizione, un mix di cose lette che ci fanno costruire nella nostra mente una base di trama, un’idea d’intreccio, un sentore di personaggi.

Io faccio lo stesso… il più delle volte!

Però, infervorati dal fuoco sacro che ci spinge, scriviamo pagine su pagine, per settimane, se non mesi, pensando anche di star scrivendo il prossimo best seller mondiale ma poi (soprattutto se agli inizi, privi di una preparazione approfondita delle tecniche di scrittura e costruzione di un romanzo) ci ritroviamo con brandelli di trama, scene slegate, dialoghi verbosi che non portano a nulla!

Questo accade perché qualsiasi idea, anche le migliori, necessitano di progettazione!

A questo punto, nella scrittura, entra in gioco l’editing, fondamentale come metodo di validazione del vostro lavoro non solo alla fine della prima stesura.

Un editing però finalizzato non alla mera correzione di refusi, virgole di troppo e altre “formalità superficiali”, ma strutturale e finalizzato a sviscerare tutti gli elementi che compongono la vostra idea di romanzo, al fine di delineare in maniera chiara il progetto editoriale, fornendovi una rotta da seguire per non far naufragare il vostro progetto.

In sostanza, un Editing di Validazione, se così vogliamo definirlo, dove si analizza trama, intreccio, personaggi, scene, dialoghi, causa ed effetto dei rapporti, del detto, del raccontato.. il tutto in triplice chiave. Il proprio gusto e idea narrativa, il potenziale pubblico lettore, la potenziale pletora di editori (nel caso del non selfp.)

Se vuoi sapere come Validare un progetto Editoriale, il tuo romanzo, allora guarda la serie di D.Extra! dedicata agli iscritti su Substack e troverai (già presente o a breve disponibile) un approfondimento di questo argomento, dedicato alla scrittura!

Perché è importante validare un’idea?

✅ Può farti risparmiare tempo e denaro, riducendo il rischio di fallimento e generare vero interesse verso la soluzione.

✅ Ti evita di dedicare tempo, risorse ed energie a un progetto mal sviluppato, che potrebbe non raggiungere il pubblico potenzialmente interessato al tuo prodotto e/o servizio.

✅ Migliora e struttura la tua idea, facendola diventare un progetto concreto, in grado di soddisfare le esigenze dei tuoi futuri clienti!

Quindi…

prima di immergersi completamente in un progetto che nasce da un’idea, un’intuizione, per quanto geniale e originale possa essere, sarebbe buona cosa, a un certo punto, fermarsi e fare un processo di validazione, per non buttare tempo, energie e risorse economiche!

⚡Va evidenziata l’importanza del fermarsi “prima di immergersi completamente” e del “a un certo punto” in quanto ogni progetto, anche il più asettico e calcolato, vive sicuramente di una prima fase “estrosa” fatta di idee su idee che si accavallano tra loro, di possibilità che possono essere esplorate, di bozzetti, di materiale quanto più disparato archiviato in modo grossolano. Una prima fase “vulcanica” che è comune a quasi tutte le creazioni, commerciali e artistiche.

Nessuno dovrebbe dire (soprattutto non lo faccio io), che non vada bene questo fermento iniziale ma, quando il gioco si fa serio, prima di dedicarsi a pieno e senza riservo su un progetto che nasce in maniera confusa da una prima idea che ci fa palpitare il cuore, sorge la necessità di prendere un respiro profondo, fare un passo indietro e cominciare a ragionare con la mente, più che con lo stomaco, e cercare di validare la nostra idea.


Che cosa significa validare un’idea?

Nel mondo del Marketing e nella Produzione di Beni e Servizi, con tale termine s’intende testare l’idea (e prodotto iniziale se esistente un prototipo) per confermare l’efficacia e la rilevanza della soluzione ipotizzata (l’idea), rispetto a un problema specifico individuato, assicurandoti che i potenziali clienti che si riconoscono nel problema, siano disposti a pagare per la soluzione che proponi.

Per farla più semplice: immaginate di avere una formula per una pillola dimagrante che funzioni ma non sia niente di eccezionale o particolarmente diverso dalle tante altre in commercio. La prima validazione è sicuramente sulla genuinità del prodotto e della sua efficacia, poi c’è la validazione del mercato per capire se si è competitivi (se si esce con un prodotto che costa più della media dei tanti altri, si ha un primo problema di vendita), poi si cerca di capire se la strategia di vendita sia efficace (riguarda il reparto vendite e commerciale), poi si cerca di valutare brand, strategia comunicativa al cliente finale (sia acquirente che eventuale “soggetto promotore” che sia un farmacista, un medico).

Tutti questi elementi che vanno esaminati in un determinato modo e differenti metriche (cambia molto se dobbiamo validare un menu di un ristorante, una pillola dimagrante, un prodotto finanziario, la validità di un romanzo) vanno a identificare punti di forza e debolezza della nostra idea e del progetto e ci porterà a capire se il progetto si basa su un’idea interessante, se ci sono problemi risolvibili o se magari, l’idea è grandiosa ma non siamo in grado di portarla avanti efficacemente.

Esempio:

ipotizziamo che volete diventare non solo ottimi autori, autrici, ma anche agenti letterari di voi stessi per promuovervi all’estero, nonché editori (non self, editori cartacei con tutto quello che consegue) dei vostri tanti romanzi (diciamo che ne avete pubblicati 10 in self) per poter essere presente nelle librerie attraverso una distribuzione diretta, sempre gestita da voi.

Si può ritenere fattibile questo progetto?

Sicuramente no, se non si hanno le disponibilità economiche per aprire una casa editrice, prendere a lavorare almeno 3 persone (per cominciare!) che si dividano i vari compiti necessari per fare il minimo indispensabile, per essere considerati una seria e sana realtà.

Nel caso ci fossero i fondi per dar vita al progetto, il percorso di validazione dovrebbe cominciare dal valutare le competenze, le tempistiche, le fasi e altri variabili per stabilire un programma in grado di dare un ordine e un andamento preciso al piano, prima ancora che si apra la partita iva, in modo da poterlo poi valutare attraverso delle KPI in grado di farci sapere come stiamo procedendo…. una volta che si è cominciati!

Nel mio caso…

Dramelay Talk vuole dare “sollievo” al “problema” di chi non sa come crearsi un’immagine solida online, come proporsi e vendersi, come scrivere meglio. Tutto quello che posto e condivido, gratuitamente e a pagamento, punta a risolvere “questo problema”. O meglio, a dare sollievo e aiuto, a chi non ha studiato ed è formato nei campi del marketing, vendite, comunicazione, branding e scrittura, con articoli come questo.

Nota: va precisato, che nel marketing e nel mondo delle vendite, qualsiasi progetto deve avere come obiettivo la proposizione di “qualcosa” che dia “sollievo” a un pubblico, risolvendo un problema e soddisfando un bisogno.

Le fasi principali della validazione di un’idea.

Non basta avere idee geniali: bisogna capire se il pubblico ha davvero bisogno del prodotto o servizio che scaturirà da quella idea e prevedere (per quanto possibile) come reagirà una volta finalizzato il progetto.

⚡ATTENZIONE…

ai fini pratici, va detto, quando le aziende creano un nuovo prodotto non potranno avere mai la certezza che venderà, che sarà un successo o quanto meno porterà a un ritorno dell’investimento speso.

E questo non vale solo per i prodotti, ma per qualsiasi tipologia di servizio che si voglia offrire ex novo o per sviluppare implementazioni a progetti già in commercio.

Inoltre, dipende dai casi, ma "la validazione" in un mondo in cui siamo sommersi da prodotti e offerte, è un lavoro a tempo quasi pieno quindi, dato che il nostro tempo è sicuramente scarso, diviso tra mille impegni, quello che ci interessa prendere dal tema #validazione (segui il cancelletto per vedere tutti i post su questo argomento) è quello di prenderne i concetti e gli elementi di base per analizzare e controllare la rotta del nostro lavoro per ridurre al minimo errori, inutili cambi di rotta e perdite di tempo, massimizzare l’efficacia del nostro progetto in relazione a quello che definiremo un pubblico (target) di nostro interesse.

Effettuare una validazione di un progetto, un prodotto o un servizio, un romanzo, un canale digital... serve quindi, a fugare parzialmente i dubbi citati sopra. Serve a creare un “piano strategico” solido da seguire, da poter valutare, da poter correggere prima e durante, in modo consapevole nel rispetto dell’idea iniziale, dei suoi intenti e altre valutazioni che vedremo a seguire.

La validazione progetto può essere divisa in quattro step:

  1. La raccolta delle informazioni;

  2. Realizzazione del prototipo;

  3. La fase di testing;

  4. Il rilascio.

Per ciascuna di queste fasi, ci sono differenti modelli applicativi, sviluppati negli anni partendo da differenti punti di vista e approccio, quello più creativo, quello più “tecnico” e legato al mondo del marketing e negli ultimi anni, più agili e pertinenti al Grow Hacking che collega i due “emisferi” “creativa artistica e fattualità markettara” in un approccio più integrato tra le due posizioni, talvolta, persino in contrapposizione.

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