A voi, quando piace leggere?
C’è chi preferisce la quiete della sera, chi le prime luci del mattino, chi le giornate uggiose e chi non uscirebbe mai di casa senza un libro da spulciare in metro, in attesa dal medico o alla fermata dell’autobus.
Personalmente, per anni, sono stato un lettore “da viaggio”. Leggere per me era un modo per riempire i buchi morti, ben prima degli smartphone, quando un’attesa alla fermata dell’autobus voleva dire anche un’ora a rigirarsi i pollici. In quei tempi morti lì, che in età giovanile erano soventi, lunghi e snervanti, riuscivo anche a leggere un libro al mese tra un’attesa e l’altra.
Oggi invece, combatto con la stanchezza e il sonno per leggere anche solo 10 minuti prima di addormentarmi, a letto, la sera. Età diversa, impegni diversi, disponibilità di tempo ridotta all’osso.
Una cosa che però non è mai cambiata, è il piacere di leggere la domenica mattina. Che sia estate o inverno, che ci si possa crogiolare al caldo tepore della primavera o che debba restare in casa perché fuori infuria la tempesta, uno dei miei momenti (ore) preferiti per leggere è sempre stato e sempre resterà la domenica.
Un paio d’ore, spesso ancora in pigiama; il momento che di sovente più apprezzo e attendo in tutta la settimana.